di Enea Ciccarelli (socio A.O.M.)
Sono stato sempre contrario all’imbecco artificialmente dei pulcini, in quanto questa operazione è innaturale ed in alcuni casi se perpetuata fino allo svezzamento crea anche il cosiddetto fenomeno dell’ imprinting, ma devo dire che dopo aver praticato questa tecnica mi sono ricreduto, anzi dopo averne provato i benefici credo che imbeccare artificialmente i piccoli nel giusto modo in attesa di una una “balia efficace” possa essere un’ottima soluzione per salvare i pulcini destinati altrimenti a morte certa.
Io allevo principalmente diamante mandarino, uccellini domestici che nella maggior parte dei casi allevano benissimo la prole, ma ogni anno ho notato delle piccole perdite di pulli non imbeccati, soprattutto nelle prime nidiate della stagione. Su consiglio di un amico ho così iniziato ad imbeccare artificialmente i pulcini delle coppie “non brave” ed ho notando con mia sorpresa che nella maggior parte dei casi i “cattivi genitori”, spesso giovani soggetti inesperti, dopo alcuni giorni di inattività spinti dall’istinto e dal richiamo dei loro piccoli ormai più grandicelli e pigolanti iniziano ad imbeccare i pulcini. Utilizzo questa tecnica quindi principalmente per tenere in vita i pulcini in attesa che i genitori si interessino a loro ed inizino ad imbeccarli, se ciò non accade dopo una settimana dalla nascita sposto i piccoli sotto una brava coppia di diamante mandarino o passero del Giappone ed elimino dalla riproduzione la coppia “non brava”.
Per imbeccare i pulcini in maniera semplice ed efficace, basta procurarsi un barattolino di polvere da imbecco, una siringa, una farfallina per flebo, un bicchiere di vetro ed un cucchiaglino.
Poi bisogna tagliare il tubicino della farfallina in modo da creare un beccuccio più stretto alla siringa. Il beccuccio in questione sarà da utilizzare solo per i primi giorni di vita date le piccole dimensioni della bocca dei piccoli pulcini appena nati.
Ora non resta che mescolare un terzo della polvere da imbecco con acqua preferibilmente tiepida, quindi preparare la pappa da imbecco che deve rimanere liquida ed omogenea a tal punto da poter passare attraverso il beccuccio della nostra siringa.
Caricata la siringa non resta che imbeccare i piccoli preferibilmente in mano per non sporcare il nido. Unica accortezza far scendere la pappa lentamente ed in più imbeccate e non ingozzare troppo i piccoli che devono continuare a richiedere il cibo stimolando l’imbecco dei propri genitori.
Ecco mia figlia di sette anni mentre imbecca un passero del Giappone appena nato quindi piccolissimo.
Sempre mia figlia mentre imbecca un diamante mandarino grigio di una settimana, in questo caso il beccuccio restringente non serve più basta la semplice siringa.